I dati della centralina Metos modello oidio, installati presso i tunnel di coltivazione protetta del melone dell'Alto Lazio dell' Az. Silvia Nardi

NESSUN RISCHIO IODIO

Anche nel corso di questa settimana le temperature minime molto basse hanno rappresentato il fattore limitante per lo sviluppo Golovinomyces cichoracearum responsabile dell’oidio del melone. Il rischio oidico rimane nullo così come quello di altre malattie fungine

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